Quella 2013 si annuncia come la stagione dei record: mai così tanti bisi sono stati seminati dai 21 bisicoltori dell’associazione Bisi&Bisi, e mai così difficoltosa è stata la maturazione e la raccolta. Il maltempo che ha caratterizzato l’inverno e la primavera, che ha compromesso il 50% della produzione agricola del Veneto, ha colpito anche i bisi di Baone, riducendo la produttività e ritardando la maturazione. A queste difficili condizioni si è sommata la calamità dei cinghiali, che hanno ripetutamente distrutto le coltivazioni più vicine ai boschi dei Colli Euganei, sia al momento della semina che in fase di maturazione.
Di fronte a questa situazione, l’Associazione Bisi&Bisi ha fatto la difficile scelta di ridurre quasi a zero la vendita di piselli freschi (lasciando a bocca asciutta i tanti estimatori accorsi anche a Sapori di Primavera, il 18 e 19 maggio a Padova), per privilegiare i ristoratori aderenti a Bisi a Tavola e lo stand gastronomico della Festa dei Bisi.
Scelte difficili, che riflettono però una particolarità dei bisi di Baone: una piccola produzione, destinata ad ambiti di eccellenza (il commercio locale, la ristorazione e non la grande distribuzione), deve fare i conti anche con risultati quantitativamente inferiori alle attese, senza andare ad intaccare la fama di qualità e genuinità del prodotto, duramente conquistata in questi anni.
A pochi giorni dall’inizio della Festa, possiamo garantire che i bisi di Baone ci saranno, sicuramente in tavola, e se il meteo sarà dalla nostra parte, li troverete anche in vendita sui banchetti dei produttori, magari raccolti solo qualche ora prima dai campi. Numerosi sono i produttori che avranno disponibili i piselli freschi anche dopo la festa dei bisi, quando giungeranno a maturazione le varietà tardive.